Mordenzatura

Cos’è?

La mordenzatura è il processo che vi permette la fissazione del colore.

Si esegue prima della tintura, a caldo, in acqua.

Le ricette che vi riporto sono per la tintura artigianale. Per la tintura industriale le quantità cambiano a seconda del tipo di tintura e dei volumi di bagno utilizzati (rapporto bagno).

Cosa serve?

La maggiorparte dei colori naturali non si lega direttamente alle fibre. Quindi anche se penetrano, il lavaggio con i saponi moderni li porta via. La funzione dei sali metallici è quella di rafforzare il colore all’azione del detersivo. Inoltre esaltano il colore che risulta più forte e brillante o ne modificano la tonalità. NON migliorano la solidità alla luce.

I mordenti sono sali metallici. Quelli consentiti al momento e comuni in tintoria sono: allume di rocca e solfato di alluminio, solfato ferroso. (li trovate nello shop)

Gli ausiliari alla tintura sono sali che modificano il pH del bagno e creano le condizioni ideali per il legame chimico  mordente/ fibra e mordente/colore. Sono: Cremor tartaro, aceto, soda solvay (carbonato di sodio).

Acqua, pentole e bilancia

Come si fa?

Si esegue in pochi semplici passaggi:

Si pesano le fibre asciutte da tingere e ci si annota il peso. Si mettono in ammollo per almeno 1 notte in acqua.

Si pesano i mordenti riportati in tabella. La percentuale si riferisce al peso del mordente rispetto al peso del tessuto. Per esempio 20% indica 20 gr di sale ogni 100 gr di materiale. La quantità di acqua da usare è circa 30 volte quella del tessuto.

 

Allume di rocca Solfato di alluminio Solfato di ferro Cremor tartaro Soda solvay Aceto
Lana

 

20,0% 6,2%
1,0% 6,2%
Cotone Lino Canapa 20% 10,0% 1 litro
2,0% 1,0% 1 litro

 

Per lana e seta:

Si prepara una pentola capiente (3 Litri per ogni 100 gr di fibra) e si riempie con 1 litro di acqua bollente.

L’alluminio rende i colori brillanti, il ferro li scurisce.

Per ogni 100 gr di fibra asciutta si pesano 20% di allume di rocca (20 gr ogni 100 gr di fibra) oppure 1 gr di solfato ferroso e 6,2 gr di cremor tartaro. Acqua 3 litri. Si scioglie sempre prima il metallo e poi il cremor tartaro. L’acqua alla fine deve tornare trasparente.

Per la seta va bene la mordenzatura della lana , ma andrebbe meglio l’utilizzo del solfato di Alluminio al 15% (questione di pH delle fibre) e cremor tartaro 6,2 %.

Per il cotone/lino canapa:

Si scioglie prima l’alluminio ( o il ferro) in aceto e poi si aggiunge la soda solvay. Attenzione alla schiuma. Terminata la schiuma si versa la soluzione in acqua nella pentola. Si aggiunge acqua per avere 3 litri  e si immerge il materiale.

L’alluminio rende i colori brillanti, il ferro li scurisce.

Per tutti i materiali

Aggiungere alla pentola dell’acqua fredda per abbassare la temperatura ed immergere il materiale, precedentemente bagnato.

Portare a bollore, lentamente. A questo punto abbassare la fiamma e mantenere la temperatura per almeno 1 ora. Poi spegnere il fuoco e lasciare raffreddare.

Il passaggio graduale di temperatura da freddo a caldo e viceversa, evita l’infeltrimento delle fibre.

A questo punto si risciacquano le fibre in acqua tiepida e si immergono nel bagno colore (freddo).

La tintura avviene a caldo riportando il bagno colore a 80 °C per almeno 1 ora. L’ideale sarebbero 2 ore, per fissare bene il colore. Si possono immergere le fibre anche in vasi riempiti di colore e/o piante e per fare la tintura al sole (durata più giorni). Si può usare la stessa ricetta per la tecnica dell’ecoprint.

EVENTUALI PROBLEMI

La fibra dopo la mordenzatura è appiccicosa.

Avete usato troppo mordente, potete diminuire le dosi. La ricetta che vi viene data è valida per tutte le fibre, ma la lavorazione (filatura/tessitura) e le caratteristiche chimiche della fibra, fanno si che ogni materiale ne assorba una quantità diversa.

La fibra a fine tintura (colorazione) è secca.

Avete usato troppo mordente, potete diminuire le dosi. La ricetta che vi viene data è valida per tutte le fibre, ma la lavorazione (filatura/tessitura) e le caratteristiche chimiche della fibra, fanno si che ogni materiale ne assorba una quantità diversa.

La fibra ha preso poco colore nonostante ne abbia usato molto.

Ci sono più motivi: Non avete lavato bene il materiale prima della mordenzatura e le sostanze utilizzate durante la filatura/tessitura hanno impedito la penetrazione del colore in modo uniforme.

Non avete rispettato i tempi di mordenzatura e i sali non sono penetrati bene. Considerate che un tessuto spesso, molto lavorato, ha bisogno di più tempo di una garza per bagnarsi e assorbire i sali.

Idealmente la fibra dovrebbe assorbire tutto il colore che avete sciolto.

La fibra che avete acquistato non è quella che pensate…

La fibra è mal tinta, sono presenti barrature e macchie

Non avete rigirato bene le fibre durante la mordenzatura. Mescolate più spesso il bagno.

C’è poca acqua o il bagno colore non è uniforme (potrebbero esserci dei pezzettini di pianta oppure gli estratti non si sono sciolti correttamente)

Non è 100% naturale.

L’acqua di mordenzatura diventa bianca quando immergo le fibre

Non avete lavato e risciacquato bene le fibre prima di immergerle. Il sapone rimasto sulla fibra reagisce con l’allume che ha la caratteristica di raccogliere le impurità e precipita.(flocculante)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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